Zona riservata con Apache2

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Zona riservata con  Apache2

Zona riservata con Apache2

NOTA: in aggiunta leggete anche la parte che riguarda i file DBM sull'altra guida ad Apache.

 

Apache è il web server più utilizzato al mondo, secondo le ultime stime.

E' open source e multipattaforma e la sua massima perfomance la raggiunge un ambiente Linux (la famosa piattaforma LAMP).

Non è molto facile da configurare ma è molto flessibile e personalizzabile.

Nell'articolo parlo di come creare una zona riservata.

Sicuramente nella maggior parte dei casi è preferibile usare php o asp, ma se si vuole creare una piccola reserved area senza usare linguaggi di programmazione e database, questa è la soluzione più veloce.

Gli esempi che riporto sono stati testa direttamente su linux.

Quello che faremo è abilitare sul server Web Apache un meccanismo di autenticazione dell'utente, in modo da consentire la visualizzazione delle pagine solo ad una cerchia ristretta di visitatori.

Prima di tutto creiamo nome utente e password mediante htpasswd, un tool molto potente ed allo stesso tempo flessibile:

$ sudo htpasswd -c /etc/apache2/passwd utenteabilitato (in lacune distro il file non si trova in /etc/apache2, come ad esempio in archlinux dove lo troviamo in /etc/httpd)

A questo punto creiamo il file .htaccess e posizioniamolo nella cartella che vogliamo proteggere:

$ cd /directory/della/directory/riservata (il sito che di default in genere è in /var/www)

$ sudo nano .htaccess

All'interno di questo file inseriamo le seguenti righe:

AuthName "Sezione riservata"
AuthType Basic
AuthUserFile /etc/apache2/passwd
Require valid-user

Infine accediamo al file di configurazione principale di apache (come detto sopra la sua locazione dipende dal sistema operativo e dalla distro):

$ sudo nano /etc/apache2/apache2.conf (esempio 1)

$ sudo nano /etc/httpd/conf/httpd.conf (esempio 2)

ed aggiungiamo le seguenti righe:

<Directory /var/www/prova>
AllowOverride AuthConfig
</Directory>

Riavviamo apache:

$ sudo /etc/init.d/apache2 restart (esempio 1)

$ sudo /etc/rc.d/httpd restart (esempio 2)

Per sapere di preciso dove si trovano i vari file e directory di apache vi conviene consultare la documentazione della vostra distribuzione.

Qui ho riportato due esempi: il primo è quello più classico e usato, il secondo è su archlinux.

Alla prossima!


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